Cos'è rudolf höß?

Rudolf Höß

Rudolf Höß (talvolta scritto Hoess; Baden-Baden, 25 novembre 1900 – Auschwitz, 16 aprile 1947) è stato un ufficiale delle SS tedesco durante il periodo nazista. È tristemente noto per essere stato il comandante del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz dall'aprile 1940 al novembre 1943, e nuovamente dal maggio al dicembre 1944. Durante il suo comando, Auschwitz divenne il più grande e efficiente centro di sterminio dell'Olocausto.

Primi anni e adesione al nazismo:

Höß si unì al Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (Partito%20Nazista) nel 1922. Precedentemente, nel 1923, fu condannato a sei anni di prigione per l'omicidio di Walther Kadow, un insegnante accusato di aver tradito Martin Bormann.

Carriera nelle SS e ad Auschwitz:

Nel 1934, Höß si unì alle SS. La sua carriera lo portò attraverso vari campi di concentramento, inclusi Dachau, dove servì come Schutzhaftlagerführer (responsabile del campo di custodia preventiva). Nel 1940, fu nominato comandante di Auschwitz, con il compito di trasformare il campo originariamente destinato ai prigionieri politici polacchi in un centro di sterminio di massa.

Il ruolo nell'Olocausto:

Sotto la guida di Höß, Auschwitz fu ampliato in un complesso composto da Auschwitz I (campo principale), Auschwitz II-Birkenau (campo di sterminio) e Auschwitz III-Monowitz (campo di lavoro). Fu ad Auschwitz II-Birkenau che Höß implementò su vasta scala le tecniche di gassazione con Zyklon B per lo sterminio degli ebrei, Rom e altri gruppi perseguitati. Egli stesso descrisse le procedure nel dettaglio durante gli interrogatori successivi alla guerra. La Soluzione%20Finale fu quindi applicata in modo sistematico sotto la sua direzione.

Cattura e Processo:

Dopo la sconfitta della Germania nazista, Höß si nascose sotto falso nome come giardiniere. Fu catturato dalle forze britanniche nel marzo 1946.

Höß testimoniò ai Processi%20di%20Norimberga e fornì dettagli cruenti sull'operato di Auschwitz. Successivamente fu estradato in Polonia, processato da un tribunale polacco e condannato a morte per impiccagione. Fu giustiziato il 16 aprile 1947 nel campo di Auschwitz I, lo stesso luogo in cui aveva commesso i suoi crimini.

Testimonianze e Memorie:

Mentre era in prigione in Polonia, Höß scrisse la sua autobiografia, "Comandante ad Auschwitz", che offre una prospettiva agghiacciante sulla mentalità e le motivazioni di un perpetratore dell'Olocausto. Le sue confessioni e memorie sono considerate documenti importanti per la comprensione della storia di Auschwitz e dell'Olocausto.